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Dimissioni o licenziamento del dipendente che si assenta ingiustificatamente ?
Nella mia esperienza professionale da consulente del lavoro, molto spesso, mi trovo a dover rispondere al seguente quesito delle mie aziende clienti:
- in caso di assenza ingiustificata del dipendente, il rapporto si intende risolto per volontà del lavoratore?
In altre parole la domanda è:
- queste assenze mi costringono a licenziarlo io (datore di lavoro) per giusta causa o potrei considerale DIMISSIONI VOLONTARIE ?
E ancora:
- nel decreto lavoro dello scorso maggio è stata inserita questa possibilità di interruzione del rapporto di lavoro per dimissioni?
Il DL 48/2023 (c.d. Decreto Lavoro) prevedeva nella bozza del disegno di legge novità in tema di assenza ingiustificata dei lavoratori, ma alla fine nulla è stato approvato come legge. La regolamentazione, ad oggi, rimane quella curata dalla contrattazione collettiva e dall’art. 7 L. 300/70 in ambito di procedure disciplinari.
Negli ultimi giorni, tuttavia, sembra vedere la luce, oltre alla Legge di Bilancio 2024, anche il DDL Lavoro approvato lo scorso 1° maggio 2023 insieme al Decreto Lavoro.
Tra le tante novità spicca, appunto, quella riguardante le assenze ingiustificate.
Il testo della legge dovrebbe permettere, finalmente, di considerare le assenze ingiustificate per oltre 5 giorni dal lavoro ( o dai giorni previsti dal contrato collettivo nazionale del lavoro applicato in azienda) alla stregua delle dimissioni.
Quindi il datore di lavoro anziché procedere a interrompere il rapporto di lavoro per giusta causa e pagare il conseguente contributo di licenziamento, potrà finalmente procedere ad interrompere il rapporto di lavoro per dimissioni impendendo così al dipendente “furbetto” di richiedere la NASPI.
Attualmente però, il DDL Lavoro non ha ancora completato i passaggi parlamentari e deve essere accora pubblicato in Gazzetta Ufficiale.
La sentenza del tribunale di Udine del 27 maggio 2022
Nel frattempo però un datore di lavoro particolarmente “combattente” potrebbe comunque decidere, nel caso di specie, ad interrompere il rapporto di lavoro per dimissioni.
Infatti il Tribunale di Udine con la sentenza del 27 maggio 2022 ha già sancito che “Assentarsi dal lavoro senza fornire alcuna giustificazione, per indurre la parte datoriale ad adottare il licenziamento per assenza ingiustificata, è da censurare”.
Di conseguenza questo tipo di comportamento concludente può essere equiparato alle dimissioni.
In questo modo il lavoratore non potrebbe accedere alla indennità di disoccupazione NASPI ed altri eventuali sostegni.
Conclusioni: cosa fare nel caso di assenze ingiustificate in attesa della pubblicazione del DDL lavoro?
In conclusione il caso del lavoratore che si assenta in maniera ingiustificata allo scopo di farsi licenziare ed ottenere la NASPI è sempre un caso complicato da gestire.
Fino a quando non verrà pubblicato definitivamente il DDL lavoro e non verranno anche forniste le istruzioni operative dal ministero del lavoro, il rischio di controversia e spese legali è dietro l’angolo nonostante la giurisprudenza in materia.
Il datore di lavoro al momento, una volta avuto dal consulente del lavoro il quadro della situazione, deve decidere secondo le proprie forze e il proprio giudizio.
C’è da augurarsi ovviamente che questo quadro di incertezza permanga per poco e che una volta pubblicato il DDL lavoro sia scoraggiato, una volta per tutte, il comportamento fraudolento del dipendente che si assenta solo perché non vuole dimettersi per non perdere il diritto alla NASPI.
Il datore di lavoro sarebbe cosi finalmente e giustamente tutelato nel procedere ad interrompere il rapporto di lavoro per dimissioni.
Vedremo cosa accadrà dunque, con le novità legislative che sono dietro l’angolo.
https://www.jobdrive.it/consulenza-del-lavoro/assenza-ingiustificata-del-lavoratore-licenziamento-o-dimissioni/#Conclusioni_cosa_fare_nel_caso_di_assenze_ingiustificate_in_attesa_della_pubblicazione_del_DDL_lavoro
in riferimento al contenuto del link soprastante…
ad aprile 2024 è stato approvato questo disegno di legge, cioé sta cosa può effettivamente accadere o si può ancora ricevere la naspi se si viene licenziati per assenza ingiustificata?